sabato 16 agosto 2014

Omelia 17 agosto 2014


Ventesima domenica del T.O.

In quel tempo, partito di là. Il verbo greco è exercomai, termine tecnico del vocabolario dell’esodo che indica l’uscita, il passaggio dalla schiavitù alla terra promessa, da un luogo dove uno non riesce a vivere una vita piena e cerca spazi di autenticità e di libertà. Gesù sta vivendo e indicando un movimento esodale, un passaggio da compiere per non rimanere imprigionati. Pochi versetti prima l’evangelista ricordava una polemica con i farisei sulle tradizioni degli antichi: regole che avevano prevalso sulla fede e oscurato il senso di Dio, convenzioni che sono diventate Dio. Provate a pensare se questa non sia talvolta la nostra condizione, rispetto a quel "pensiero unico" con cui interpretiamo ciò che capita allineandoci alla mentalità dominante sui temi della vita, degli affetti, dell'economia. Siamo prigionieri: uscire di là. Come avviene questo passaggio?

1.    Si ritirò nella zona di Tiro e Sidone. Gesù raggiunge innanzitutto un territorio straniero oltre i confini di Israele. Si ritirò, osserva l’evangelista: anacoreo. Verbo che piace molto a Matteo e che indica il percorso di chi prende distanze, di chi ritorna all’essenziale. Ma è interessante che questo ritorno sia nella direzione di un viaggio e non di una cella. Trovi te stesso se percorri strade di novità, se riconosci l’appello di Dio oltre le delimitazioni nelle quali la sua azione ti sembra possibile. Dove abbiamo rinchiuso Dio? In chiesa? In un servizio? In una parrocchia? Come parliamo di lui? Con linguaggi edificanti estranei alle sfide culturali che stiamo vivendo? Ognuno di noi ha dei confini da varcare per ritrovare Dio. Pensate al dramma dei profughi che stanno arrivando nel nostro territorio e alle nostre delimitazioni. Ecco Tiro e Sidone che ci restituiscono un’umanità differente da quella con cui ci misuriamo: aperta alla fraternità e ad una visione del mondo che è tutto sotto lo sguardo di Dio. Non lasciarti imprigionare dal particolarismo, dalla paura, dal sospetto.
 
2.    Ed ecco una donna cananea. Il viaggio di Gesù è segnato da donna che grida e implora il rabbi per sua figlia tormentata da un demonio. A che serve un viaggio se non per udire un grido? Eppure questo grido sembra disatteso. Da un Gesù che inspiegabilmente tira dritto e da discepoli che cercano risposte convenienti. Che sta succedendo? I discepoli dicono a Gesù: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Il verbo apolùo, con cui si indica anche il ripudio matrimoniale, non vuol dire tanto esaudiscila, ma cacciala via. Ci dà fastidio. Ti costa tanto fare un miracolo? Gesù però non acconsente a questa logica, non distribuisce la grazia in caramelle. A volte ci sono cammini lunghi da vivere, purificazioni da accogliere. Viaggio del Papa in Corea. Per i media sembra che il problema più grande sia stato si il telegramma senza risposta che papa Francesco ha inviato alla Cina, sorvolando quel paese. Ma come, a questo papa rispondono tutti! Perché qui non ha fatto il miracolo? Forse perché il miracolo che Dio intende compiere è quello della libertà, della ricerca dei segni, della tenacia del bene. Il miracolo non è solo nella guarigione di un bisognoso, ma anche nella tua guarigione. Supera le pretese magiche o funzionali e vivi anche tu l’avventura della fede. Dio ha racchiuso tutti nella disobbedienza per usare a tutti misericordia. Frase un po’ enigmatica ma che ci fa capire che tutti siamo in viaggio sulle strade di Dio.
 
3.    Ma questa pagina ci inquieta anche per le risposte di Gesù, che francamente ci sembrano dure. Non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa di Israele. Non è bene togliere il pane ai figli per darlo ai cagnolini. Nella mentalità di allora Israele era il figlio, oggetto dell’attenzione di Dio, i pagani erano considerati cani. Non necessariamente con disprezzo, ma certamente come gente differente, con cui si tratta in maniera diversa. La missione iniziale di Gesù si inserisce in questa logica in relazione a quello che il Padre gli ha affidato. Ma ciò che sorprende e forse un po’ imbarazza è che anche il Figlio, in questa sua precisa missione, si lasci sorprendere dall’azione del Padre che apre nuovi orizzonti. E l’orizzonte è dischiuso dalla sconvolgente risposta della donna che allude a un cibo per tutti, per i figli e per i cani, per chi prende dalla pagnotta e per chi si accontenta delle briciole. A quel punto Gesù non può che riconoscere: Donna, grande è la tua fede. Avvenga per te come desideri. Ecco, l’esodo è ormai iniziato. La fede è per tutti e anche dove non te lo aspetti Dio apre la sua novità. Il tuo esodo, il tuo cambio di mentalità avviene nel momento in cui con stupore riconosci questa azione. Dove non avresti pensato. Come ieri in Corea: a fronte di un Oriente che ci inquieta un milione di persone ha partecipato alla messa di Papa Francesco. Avvenga per te come desideri. Impara a desiderare secondo Dio e non tarderai a vedere la sua azione.

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