domenica 6 gennaio 2019

Omelia 6 gennaio 2019


EPIFANIA DEL SIGNORE

Desiderio. Avete mai pensato a questa parola? De-sidera: una parola che contiene le stelle. Nei nostri desideri splendono le stelle, una profondità più grande di quella terrena. Anzi, solo così c'è il desiderio. Viceversa c'è il Grattaevinci, ci sono le slot che anche in questo nostro comune registrano puntate di circa duemila euro ad abitante. Può consolarci, ma relativamente, il fatto che non siano solo abitanti di Godego. Che cosa desideri? Anche i Magi sono uomini del desiderio e per questo guardano le stelle, anzi, una stella più luminosa nella quale riconosceranno il Signore. Nei nostri desideri alla fine c’è lui, anche se non lo sappiamo, anche se talvolta i nostri panorami si restringono. Occorre allora coltivare i desideri, difenderli, raccoglierne gli appelli, proprio come fanno i Magi. Come si diventa uomini e donne del desiderio?

1.    Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti… I desideri sono un appello che si accende, che si rende visibile e che mette in cammino. Non sai ancora bene di che cosa si tratta, ma comprendi che c’è qualcosa di importante, una sorta di promessa. Bisogna rompere gli indugi, la troppa prudenza, la paura e partire. A volte siamo oltremodo esitanti. Pensate ad esempio agli appelli dell’amore: l’innamoramento è una stella che si accende, ma a volte senti che ti scomoda e non vuoi perdere il tuo assetto egocentrico. E allora stai sulle tue cercando scuse, aspettando l’uomo, la donna dei sogni che mai arriverà perché mai sei disposto a fargli posto; oppure giocherai con l’altro, con l’altra, standoci senza impegnarti, sostituendo le stelle con luci soffuse che dopo un po’ si spegneranno. Così può capitare anche per il desiderio di un figlio, per l’intuizione di una chiamata di Dio, per l’avvio di un’attività. Ti piacerebbe, ma… Il ma vince sulla stella che si è accesa e un po’ alla volta la spegne.

2.    Allora Erode, chiamati segretamente i magi… I desideri vanno seguiti ma anche difesi perché c’è qualcuno che ci gira intorno e che li vuole uccidere. Erode gioca sporco: fa credere ai magi di essere loro alleato, in realtà è preoccupato solo di sé e del suo potere. E vuole far fuori ogni antagonista. Stiamo vivendo momenti di difficile confronto anche a livello politico sulla questione migranti. È difficile pensare che uno Stato non offra una regolamentazione in materia; possiamo anche riconoscere che la recente fermezza del governo o di un suo ministro sia stata utile per destare un’Europa un po’ sonnacchiosa e indifferente. Ma un conto è suscitare corresponsabilità, un altro conto è sottrarsi alle proprie. È vero che un sindaco deve applicare le leggi, è altrettanto vero che dev’essere messo nelle condizioni di farlo, perché quando si ha a che fare con il territorio non ci sono solo i decreti, ma le persone con la loro storia, le loro sofferenze, che non possono sempre essere inquadrate in disposizioni generali. Perché sta capitando che situazioni finora gestibili ora non lo siano più per mancanza di risorse e per mancanza di pazienza, elementi che forse potevano essere utili per rispondere a chi è stato accolto, ha un permesso di soggiorno ma ora non può più avere residenza, lavoro, cure adeguate. Finita la pacchia? Non mi pare che chi quotidianamente bussa alle nostre porte per avere qualche soldo sia gente così. Fatemi sapere dov’è il bambino, perché anch’io venga ad adorarlo… Dobbiamo smascherare Erode che a volte abita le leggi, a volte della pancia della gente, a volte la loro stessa indifferenza. E bisogna trovare e indicare alternative: Per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. Che paese ci auguriamo?

3.    Infine il desiderio è fatto di un dono che porti. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre…. Poi offrirono i loro doni. Il desiderio si compie non solo perché hai trovato qualcuno o qualcosa di importante, ma perché in quella situazione hai portato qualcosa di tuo: la tua presenza, il tuo coinvolgimento, la tua capacità di comprendere. I desideri non sono la vincita al superenalotto ma la tua vita che si gioca in un progetto con Dio. Cosa gli puoi portare? I doni dei Magi rappresentano ciò che loro hanno capito Pensate a quelle donne indiane che hanno realizzato una catena umana di 620 km. contro l’integralismo maschilista indù che impediva il loro accesso al tempio. A Dio queste donne hanno portato le loro mani intrecciate in un segno di grande solidarietà tra loro e di resistenza contro la discriminazione. Prova a offrire la tua mano al Signore: la mano della solidarietà, del perdono, della carezza… Allora i tuoi desideri prendono forma, perché c’è Dio, ci sei tu, c’è il mondo. È più facile che si realizzino. Epifania significa manifestazione. Il Signore ci manifesta oggi il suo disegno d’amore: i nostri desideri ci aiutino a incontrare i suoi.  




1 commento:

  1. Gentile, nel rammarico grande degli eccessi causati, spero si trovi in grande agiatezza e fervore pastorale. Per conto mio sui passi di una stella imperdibile, che commuove e consola e promette ancora molto; è di per sé letizia; in questi passi difficili spero mai più sentirmi sola. Una preghiera a tutta la sua comunità. Vicini in Cristo Gesù

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