EPIFANIA DEL SIGNORE
Desiderio.
Avete mai pensato a questa parola? De-sidera:
una parola che contiene le stelle. Nei nostri desideri splendono le stelle, una
profondità più grande di quella terrena. Anzi, solo così c'è il desiderio. Viceversa c'è il Grattaevinci, ci sono le slot che anche in questo nostro comune registrano puntate di circa duemila euro ad abitante. Può consolarci, ma relativamente, il fatto che non siano solo abitanti di Godego. Che cosa desideri? Anche i Magi sono uomini
del desiderio e per questo guardano le stelle, anzi, una stella più luminosa
nella quale riconosceranno il Signore. Nei nostri desideri alla fine c’è lui,
anche se non lo sappiamo, anche se talvolta i nostri panorami si restringono. Occorre
allora coltivare i desideri, difenderli, raccoglierne gli appelli, proprio come
fanno i Magi. Come si diventa uomini e donne del desiderio?
1. Abbiamo visto spuntare la sua stella e
siamo venuti… I desideri sono un appello che si accende,
che si rende visibile e che mette in cammino. Non sai ancora bene di che cosa
si tratta, ma comprendi che c’è qualcosa di importante, una sorta di promessa. Bisogna
rompere gli indugi, la troppa prudenza, la paura e partire. A volte siamo
oltremodo esitanti. Pensate ad esempio agli appelli dell’amore: l’innamoramento
è una stella che si accende, ma a volte senti che ti scomoda e non vuoi perdere
il tuo assetto egocentrico. E allora stai sulle tue cercando scuse, aspettando l’uomo,
la donna dei sogni che mai arriverà perché mai sei disposto a fargli posto; oppure
giocherai con l’altro, con l’altra, standoci senza impegnarti, sostituendo le
stelle con luci soffuse che dopo un po’ si spegneranno. Così può
capitare anche per il desiderio di un figlio, per l’intuizione di una chiamata
di Dio, per l’avvio di un’attività. Ti piacerebbe, ma… Il ma vince sulla stella
che si è accesa e un po’ alla volta la spegne.
2. Allora Erode, chiamati segretamente i
magi… I desideri vanno seguiti ma anche difesi perché c’è
qualcuno che ci gira intorno e che li vuole uccidere. Erode gioca sporco: fa credere ai magi di essere loro alleato, in realtà è preoccupato solo
di sé e del suo potere. E vuole far fuori ogni antagonista. Stiamo vivendo
momenti di difficile confronto anche a livello politico sulla questione
migranti. È difficile pensare che uno Stato non offra una regolamentazione in
materia; possiamo anche riconoscere che la recente fermezza del governo o di un
suo ministro sia stata utile per destare un’Europa un po’ sonnacchiosa e indifferente. Ma un
conto è suscitare corresponsabilità, un altro conto è sottrarsi alle proprie. È
vero che un sindaco deve applicare le leggi, è altrettanto vero che dev’essere
messo nelle condizioni di farlo, perché quando si ha a che fare con il
territorio non ci sono solo i decreti, ma le persone con la loro storia, le
loro sofferenze, che non possono sempre essere inquadrate in disposizioni
generali. Perché sta capitando che situazioni finora gestibili ora non lo siano
più per mancanza di risorse e per mancanza di pazienza, elementi che forse potevano
essere utili per rispondere a chi è stato accolto, ha un permesso di soggiorno
ma ora non può più avere residenza, lavoro, cure adeguate. Finita la pacchia? Non mi pare che chi quotidianamente bussa alle nostre porte per avere qualche soldo sia gente così. Fatemi sapere dov’è il bambino, perché anch’io
venga ad adorarlo… Dobbiamo smascherare Erode che a volte abita le leggi, a volte della pancia della gente, a volte la loro stessa
indifferenza. E bisogna trovare e indicare alternative: Per un’altra strada fecero
ritorno al loro paese. Che paese ci auguriamo?
3.
Infine il desiderio è fatto di un dono
che porti. Entrati nella casa, videro il
bambino con Maria sua madre…. Poi offrirono
i loro doni. Il desiderio si compie non solo perché hai trovato qualcuno o qualcosa
di importante, ma perché in quella situazione hai portato qualcosa di tuo: la
tua presenza, il tuo coinvolgimento, la tua capacità di comprendere. I desideri
non sono la vincita al superenalotto ma la tua vita che si gioca in un progetto
con Dio. Cosa gli puoi portare? I doni dei Magi rappresentano ciò che loro
hanno capito Pensate a quelle donne indiane che hanno realizzato una catena
umana di 620 km. contro l’integralismo maschilista indù che impediva il loro accesso
al tempio. A Dio queste donne hanno portato le loro mani intrecciate in un
segno di grande solidarietà tra loro e di resistenza contro la discriminazione.
Prova a offrire la tua mano al Signore: la mano della solidarietà, del perdono,
della carezza… Allora i tuoi desideri prendono forma, perché c’è Dio, ci sei
tu, c’è il mondo. È più facile che si realizzino. Epifania significa
manifestazione. Il Signore ci manifesta oggi il suo disegno d’amore: i nostri
desideri ci aiutino a incontrare i suoi.
Gentile, nel rammarico grande degli eccessi causati, spero si trovi in grande agiatezza e fervore pastorale. Per conto mio sui passi di una stella imperdibile, che commuove e consola e promette ancora molto; è di per sé letizia; in questi passi difficili spero mai più sentirmi sola. Una preghiera a tutta la sua comunità. Vicini in Cristo Gesù
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