Prima domenica di quaresima C
C’è una
bella poesia di Robert Frost, poeta statunitense che parla di un bivio,
esperienza che a tutti la vita prima o poi riserva. E la poesia finisce così:
Due strade a un bivio in un bosco, ed io –
Presi quella meno frequentata,
E da ciò tutta la differenza è nata.
Presi quella meno frequentata,
E da ciò tutta la differenza è nata.
Due strade
apparentemente uguali, entrambe interessanti. Ma io, dice l’autore, presi
quella meno battuta. E questo ha fatto la differenza della mia vita. Mi sembra
una bella provocazione in questo iniziale cammino quaresimale in cui siamo
messi di fronte alla pagina delle tentazioni. Quale strada percorrere? Gesù ci
prende per mano e ci invita a percorrere quella meno battuta, quella che egli
stesso ha deciso di prendere. E ci suggerisce tre atteggiamenti importanti.
1. ENTRARE. Primo aspetto che ci fa
riflettere è quello di Gesù tentato. Una pagina imbarazzante per i cristiani
dei primi tempi che facevano fatica ad accettare un Gesù così umano. Ma
l’incarnazione di Gesù non è uno scherzo, un modo di dire. L’umanità porta con
sé la tentazione? Ebbene, dice Gesù, anch’io l’ho conosciuta. Con le sue
insinuazioni seducenti, con i tentativi di scendere a patti col nemico, con il
rischio di scrivere un altro vangelo pensando che sia quello vero. È il bivio
che tutti incontriamo e nel quale Gesù ci è accanto, con il suo stile e la sua
forza. Oggi, come dice un famoso slogan pubblicitario, ci piace vincere facile.
Gesù ci fa capire che la vittoria ha bisogno anche di lotta, di partecipazione,
di attesa. Pensate al caso Batistuta, famoso centravanti della Fiorentina. In
questi giorni nei giornali c’era il caso di suo figlio che lavora in una
copisteria. E il Batigol ha dichiarato in un’intervista: «Far lavorare i miei figli è regalare dignità, soprattutto a loro. Potrei
tranquillamente regalargli un'auto, però non so se in questo modo si
sentirebbero felici e non so quanto durerebbe questa felicità». Ecco, sembra dire questo padre: Ti
piace vincere facile? Prova invece ad andare a lavorare e a capire da dove
arrivano i soldi. Impara che la vita ha bisogno di te, della tua partecipazione
e che non tutto risolve il portafoglio del papà.
2. RICONOSCERE. Altro aspetto importante è la tipologia delle tentazioni.
Gesù si misura con tre per farci capire che le situazioni con cui ci possiamo
confrontare sono molteplici. In ogni caso c’è sempre il tentativo del nemico di
depistarci dalle strade di Dio. C’è la tentazione del cibo, dell’appagamento
immediato. L’uomo è nei suoi istinti. Niente più. Forse avete sentito la
testimonianza di quella donna che di fronte al Presidente Mattarella ha
raccontato la sua storia di sfruttamento: "Questi
uomini che voi chiamate clienti hanno la necessità di appropriarsi di cose.
Così anch'io sono diventata una cosa da comprare, come quando si va dal
macellaio. Non capirò mai come una persona che si definisce uomo possa non
avere pietà di una ragazza che sanguina, che piange e che soffre. Per me la
prostituzione è stata una tortura". Poi la tentazione del potere. E ti
prostri ai potenti del mondo e alle loro logiche, a un lavoro che ti estranea
da te stesso e dalla tua famiglia. Infine la tentazione di piegare gli altri e
di piegare Dio. Faccio lo scemo, lo spregiudicato, il menefreghista tanto
qualcuno mi salva sempre. Ai suoi angeli
darà ordine… Nell’ambiente di lavoro faccio il minimo, scarico le responsabilità
sugli altri, gioco con le leggi perché tanto so che non mi licenziano e che
vengono angeli sindacali e contrattuali a salvarmi. E piego gli altri alle mie
pretese… Gesù sembra dirci: impara a riconoscere la tentazione. Se vedi che
intorno a te cresce dissapore, tensione, divisione, forse non sei un martire.
C’è il diavolo, il divisore, che vuole strapparti da te stesso, dagli altri e
da Dio. Impara a stare in piedi e a non lasciarti catturare.
3. ASCOLTARE BENE. C’è un altro aspetto interessante in questa pagina. Sia
il diavolo che Gesù citano versetti della Scrittura. Il diavolo tenta di
convincere Gesù portandolo su un terreno familiare. Ma Gesù ai versetti del
diavolo ne aggiunge altri. Le tentazioni si vincono ascoltando bene il Signore,
dimorando nella sua parola, non solo nel copia e incolla selettivo. Una
deputata statunitense, Alexandria Ocasio-Cortez, figura emergente della
politica degli States, si è chiesta se sia ancora il caso di avere figli
considerata la catastrofe ambientale che ci aspetta. Come dire: siccome non
riusciamo a salvare il pianeta evitiamo anche di popolarlo. Un doppio furto, di
speranza e di responsabilità a cui parecchi però strizzano l’occhiolino. Sembri
uno intelligente, un benefattore dell’umanità e invece la stai tradendo. Per
fortuna ci sono giovani che non si lasciano imprigionare e si dicono pronti a
cambiare con il loro stile di vita. Ascolta bene la voce di Dio e ascolta
tutto, non solo quello che ti pare di sentire o che ti fa comodo sentire perché
in gioco non c’è il gratta e vinci,
ma la vita.
Due strade a un bivio… Presi
quella meno frequentata,
E da ciò tutta la differenza è nata. Occhio alle strade che ti stanno davanti, occhio a quello che fa la differenza. Di Dio e di te.
E da ciò tutta la differenza è nata. Occhio alle strade che ti stanno davanti, occhio a quello che fa la differenza. Di Dio e di te.
Gentile don Gerardo, mi prendo libertà, davanti ad un bivio, di riportare qui spontaneamente un dispiacere fondo: mi manca la possibilità, l'occasione di recarle saluto, sorriso, discorso. Trovo bello e sensato certi volti rimangan qualunque cosa accada vicini, scortanti; lontani e muti?: sapienti compagni di passo e di cadute. Fatico a non raffreddarmi, a non demotivarmi, finanche a non smarrire fede retta, tra le molte distanze frapposte, le risposte negate, le spiegazioni non pervenute. Sa, quando penso alla "festa eterna", lo attendo come luogo di comunicazione per antonomasia, certo della "verità tutta intera", eppure della bellezza salvata, della tenerezza dissepolta, degli infiniti discorsi di pace tra anime che si sono volute bene in terra. Mi scuote spesso vedere cosa accade vivendo. Le divisioni irte, gli snodi impossibili, i divieti incomprensibili.. quanto di stantio, quanto mortifero, reso complicato, può esserci talvolta nel cammino. E il bivio? Scelgo ogni giorno qualcosa che odori di verità, siano anche stranezze o qualcosa per cui vergognarmi ma con contentezza, come queste righe fraterne. Non ho altro modo apparente per comunicare con lei, anche se è nelle mie preghiere. Ogni bene nel Signore nella difficile gestione comunitaria e tra le parole quotidiane da fare risuonare e ciò cui essere dediti con tutte le nostre pur deboli forze, così bisognose di esser sostenute.
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